mercoledì 26 marzo 2008

Internet&Automobili

WASHINGTON - Internet arriva nelle automobili. Ci siamo. La notizia riportata dal Washington Post scuote il mercato dell’automobile e lancia un chiaro segnale alla rete e a chi lavora sulla rete. Tutte le automobili Chrysler - che rappresenta il terzo produttore statunitense di veicoli - saranno dotate della possibilità di accedere alla rete internet. Le automobili sfrutteranno per connettersi il WiFi che si collegherà alla rete usata già dai telefonini. Le nuove produzioni di quest'anno avranno la connessione in rete, ma la Chrysler annuncia che dall’anno prossimo tutte le automobili prodotte potranno usufruire di questa possibilità.
Corsa tecnologica Se abbiamo imparato a conoscere i tempi dell'evoluzione tecnologica e degli investimenti economici al riguardo, la dichiarazione della casa automobilistica a stelle e strisce prelude ad una corsa alla standardizzazione del mercato. Ciò significa che tutte le case automobilistiche si allineeranno e cominceranno a proporre servizi simili e non ci sarà nuova proposta - a rischio di esser tagliati fuori dal mercato - che non proporrà il web a bordo. Dalla mia vecchia Fiat Punto non avrò certo la possibilità di controllare l’email - attenzione, intendo senza usare il cellulare, altrimenti già avanti su questa strada - ma il prezzo del servizio crollerà rapidamente ed è prevedibile che la diffusione sarà radicale sui nuovi modelli, utilitarie comprese. Proprio come accadde con l’arrivo dei telefoni portatili, con la motivazione che il loro impiego durante la guida avesse aumentato gli incidenti automobilistici, allo stesso modo già dobbiamo prevedere che arriveranno norme restrittive per l’uso della rete a bordo.
AutoWiFi Divide Uno degli aspetti più interessanti riguarderà le zone arretrate tecnologicamente. Allo stesso tempo si troveranno affiancate al semaforo automobili investite capillarmente dalla connessione e automobili vecchio stile. Questo vuol dire utenti continuamente connessi e utenti del tutto impossibilitati di reggere l'urto tecnologico. Anche perché di certo non si deve pensare che ci saranno zone non raggiunte dal segnale wifi, visto che il sistema girerà sfruttando la rete già utilizzata dai cellulari e ne erediterà pregi e difetti - della serie: “Sto entrando in galleriaaaaaa”. Ma sarà stridente il cambiamento nella gestione della rete da parte degli utenti e, allo stesso tempo, di contro, nella gestione degli utenti da parte della rete.
Di certo si deve presupporre l’adattamento della rete alle nuove frontiere e al nuovo mercato economico che si va ad aprire, come ha già dimostrato di essere in grado di fare. Allo stesso tempo si devono considerare una serie di migrazioni e aumento di servizi sulla rete, che prima erano offline. A voi la scelta: informazioni sul traffico in tempo reale, produzione di contenuti tematici legati al percorso, pagamento di pass autostradale via web, creazione di chatline da utilizzare negli ingorghi, fino a ridicole microreti per guidare tutti gli invitati ad un matrimonio, per dirne solo alcuni.
Non appare scontato, invece, l’allineamento degli utenti che sarà da vedere se resisteranno alla rete ormai in ogni dove, oppure allenati a subire la televisione faranno lo stesso con internet e si vedranno camminare persi negli schermi ad osservare i propri sogni come in Until the end of the world. Di questo passo, però, la sensazione è che il digital divide allarga la forbice in modo spaventoso generando stili di vita sempre più diversi.
Lavoro online Questa evoluzione produrrà ricadute anche sul mercato lavorativo per cui utenti - che differenza ci sarà tra produttori e consumatori è una partita aperta -, non solo web oriented, ma in grado di diversificare le proprie capacità produttive in base a strutture in continuo cambiamento, saranno subito pronti ad essere assorbiti dalle esigenze delle offerte del mercato del lavoro. La figura professionale del futuro? Del tutto sradicata da ogni riferimento fisso e, invece, capace di leggere l’evoluzione tecnologica e di conseguenza del mercato, lavorando sui nodi dove indirizzare le richieste di contenuti da parte dei navigatori. Contenuti che a questo punto di allargamento sempre maggiore della possibilità di connessione diventano impoveriti di risorse e affamati di continui aggiornamenti e, quindi sempre di più con il rischio di un appiattimento da un lato, e dall’altro con una sempre maggiore diversificazione. Chi lavorerà sulla rete dovrà fare i conti con la capacità di diventare attrattori di audience e dovrà segnare il proprio territorio con uno stile riconoscibile. Alla fine sarà una questione di stile. Di stile e di tag.
Al contrario tutta una frangia di popolazione sarà sempre più relegata a svolgere attività a basso reddito e a subire senza possibilità di fuga l'economia, l’informazione e, infine, internet. E indovinate chi farà questa parte, se non il sud del mondo? Ma l’altra domanda è: cosa determinerà il sud del mondo se non la capacità di sfruttare e leggere le possibilità della rete?
WiFi kills FM stars? “We want to make the radio itself a WiFi port” ha detto Frank Klegon, Chrysler’s product development chief. Ciò significa che l’FM scomparirà a breve termine e la radio sarà ascoltata attraverso il web, rompendo la classica accoppiata auto&radio? Non si sa, ma le webradio già si stanno muovendo e se le radio via etere hanno già le gemelle via web, fossi in voi, se avete una frequenza che vi avanza troverei in fretta un compratore perché tra poco tempo varrà davvero poco. O forse no?
Molte ipotesi, ma intanto immaginatevi fermi sulla Salerno-Reggio Calabria ancora piena di cantieri - le ultime notizie la davano finita nel 2015 - in pieno esodo estivo, mentre guardate attraverso la vostra connessione di bordo le autostrade di Los Angeles domandandovi ancora una volta perché da noi non è così, ascoltate una webradio, salutate con la mano vostra figlia in vacanza in Scozia attraverso il GoogleTalk mentre mostra il kilt nuovo a vostra moglie e rilanciate un'offerta su ebay. Chi glielo dice ai nostri politici che il famigerato sviluppo potrebbe non passare più da qui?

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