Aujourd'hui
zetak a écrit à 08:53
Ho il titolo per una serie di spettacoli. Allora si comincia con "Piede" e poi si fa una panoramica su altre parti anatomiche. Lo spettacolo numero due sarà: "Articolazioni". Poi ce ne sarà uno che si chiama "Artriti". Bellissimo sarà "Cistifellea". Non ti dico poi il VM18 di "Pene". Vogliamo poi discutere del magnifico "Cresta iliaca"? E cosa dire di "Tenue: l'intestino". E in continuità: "L'intestino crasso affrancherà l'intestino crasso dalla schiavitù"? E poi considera come sarebbe morbido da vedere "Cartilagine". E io verrei sicuramente a vedere "Occipitale". Vogliamo discutere delle problematiche che farebbe nascere "Gomito"? E cosa dire della problematicità a due voci di "Radio&Ulna"? Superbo, giudicherei superbo vedere un monologo metariflessivo come "Anamnesi". Poi in primavera arriverebbe la critica al sistema sociale con "Ginocchio". E un intervento nella questione israeliana non lo sottovaluterei con "Prepuzio - darci un taglio".
zetak a écrit à 08:59
E quando la stagione inizia a diventare calda mettere in scena "Piloro, o dell'igiene interiore". Ma nei periodi di passaggio allora vedrei bene una settimana dal titolo "Cavità" - con le opere singole "Narici", "Anal crossroad", "Padiglione auricolare" - con l'appendice per i compagni analgesici "Incudine e martello" e per quelli in fregola "Tromba Eustachio!" - "Bocca", "Tubo digerente" e il riepilogativo interiorizzato "Organi cavi&Organi pieni" che rappresenterebbe anche la fase di passaggio a "Muscoli" dell'autunno seguente.
zetak a écrit à 09:07
"Muscoli" si articolerà come segue: si parte con "Tessuto striato" e si passa immediatamente a "Tessuto liscio" per poi arrivare al "Cuore", ma subito dopo ci sarà l'appendice patologica di "Infarto, apologia dello strappo muscolare" e discutere infine con una breve pièce delle "Giunzioni neuro-muscolari", seguite da "Sciatica". Sarà un periodo duro, ma al nostro pubblico in seguito non faremo mancare una possibilità di riavvicinamento con "Tessuti epiteliari" che rappresenta il momento di cambiamento e di ritorno all'origine del tessuto "Un passo indietro rispetto al muscolo" titoleranno i quotidiani.
Ma proprio questa riflessione rispetto a ciò che è stato fatto del corpo spingerà la compagnia a cercare ancora di più qualcosa per ritornare ad una propria identità: "Midollo", sarà il primo passo - "uno spettacolo minimalista che dà nuova linfa alla compagnia delle ossa".
zetak a écrit à 09:15
Subito nella compagnia nascerà un pacato dibattito - se continuare su questa strada essenziale e di isolamento intimista con "Isole di langerhans" oppure produrre una nuova interrogazione al pubblico con "Genitali esterni". In mezzo a questa discussione una serie di boutade come "Simpatico&Parasimpatico" in struttura diacritica surrenale e il monologo per attor giovane "Ghiandola". La discussione sfiancherà la compagnia che nell'ansia di trovare una soluzione produrrà "Milza" seguito da "Ipotesi e ipofisi" e infine passerà al momento decisivo di "Prostata" dove la scissione nel gruppo sarà impossibile da suturare.
Una parte si dedicherà da ora in poi alle patologie superando l'immobilismo da corpo morto, mentre l'altra non indulgerà più e diventerà sempre più arredatrice di interni umani. L'ultimo spettacolo della vecchia compagnia sarà "Circolazione fetale" con l'appendice "Cardiovascolare" e l'assolo di "Linfonodi".
zetak a écrit à 09:23
La compagnia delle ossa si scinderà quindi in "Compagnia Reparto Patologie" e in "Compagnia Scatola Cranica". La prima produrrà una riflessione generale dal titolo "Medicina interna", mentre la seconda dopo un lungo silenzio metterà in scena uno spettacolo per uno spettatore alla volta dal titolo "Neurone". Mentre le due compagnie avranno vita separata il loro dialogo a distanza all'inizio sarà forte. Reparto Patologie produrrà quindi motivi di impatto come "Lacerazione dei tessuti" che avrà la sua risposta da Scatola Cranica con un molto critico "Cervelletto". La risposta sarà "Trauma cranico multiplo" che chiuderà la breve serie.
zetak a écrit à 09:29
Scatola Cranica si produrrà così in spettacoli all'estero mittleuropeo che non avranno seguito all'inizio ma che segneranno le coscienze delle nuove generazioni: "Meningi", "Assone" e il liberatorio "Motoneurone".
Al contrario Reparto Patologie, da molti chiamato ormai Patologie o con il più rapido "Ahia" partirà in tour negli States dove elaborerà la serie di "Gastrite", "Colesterolo" e "Diabete". Per poi ritornare nel paese d'origine con il fruibilissimo "Cistite".
Gli anni passeranno così tra un "Corteccia" di Scatola Cranica e un determinante "Cancro" di Patologie. Finché abbandonata la discussione teatrale ci si produrrà in una serie di scritti che lasceranno il segno in tutte e due le compagnie e che saranno pubblicati separatamente come "Coscienza e flusso ematico dell'area corticale" e "Patologie della coscienza di Patologie".
zetak a écrit à 09:45
Ormai le due compagnie non metteranno più in scena alcuna opera ma seguiranno un numero ininterrotto di piccoli volumi e opuscoli di vario genere e con figure. Solo per dirne alcuni da una parte "Teatro e ernia iatale", "Ematomi e rimedi della nonna", "Irsutismo e lamette", dall'altro "Frenologia/Crederci", "Liquido cerebrospinale o della dissoluzione", "Ipotesi neuroblastoma".
zetak a écrit à 09:49
Le due compagnie resteranno separate per tutta la vita - almeno ufficialmente. Qualcuno infatti sospetta che la monografia di 1200 pagine sul confronto tra "Senilità" di Svevo e "Il diavolo in corpo" di Radiguet sia opera dei due gruppi, al contrario ufficialmente il nome dell'autore è "Caporeparto". Altri sospetti si annidano sulla produzione di uno spettacolo in un teatro finanziato da confindustria dal titolo "Calcoli renali", ma noi crediamo che la conferma di un ritorno e di una meditazione comune del marchio Compagnia delle Ossa si possa trovare nel testo per corpo morto "L'irriproducibilità del tessuto nervoso seguita da demenza" e il postumo - la cui attenta analisi filologica fa attribuire a un piccolo gruppo misto Patologie delle Vie Urinarie, nato da personaggi secondari delle due compagnie - "Onoranze funebri e saluti dei parenti".
zetak a écrit à 09:52
Non sappiamo se la breve storia di questa compagnia attenta alle esigenze primarie degli spettatori e fondamentale per un ripensamento del corpo del teatro avrà ancora un seguito oltre i recentissimi postumi "Canizie", "Arcata dentaria" e "Cervicalgia con conato", che raccontano un'epoca di contrasti all'interno delle compagnie, ma di certo sappiamo che la seppur breve esperienza della Compagnia della Ossa ha costituito un momento importante per rimettere in gioco le articolazioni del movimento teatrale rispetto alla coscienza dell'impegno del teatro e il suo calarsi nella quotidianità sociale ricomposto come una frattura alla concretezza della prassi peristaltica della fruizione degli spettacoli da parte del pubblico.
zetak a écrit à 09:54
Le ultime righe dello spettacolo "Cancrena" recitano - e questo è il nostro commiato: "Ero pustola, ora sono cancrena. Nessuno lo avrebbe detto: eppure sarebbe bastato un cerotto, un po' d'alcol. Ma che cos'è la vita se non un se, un forse, magari si potrebbe, tra un ulcera e un ascesso?".
Il testo è stato scritto nel tempo indicato dal counter affianco al nome di ogni messaggio con i limiti legati al "caricamento" delle pagine. L'utente utilizzava una connessione intercettata dal suo MacBook nella sua cucina d'oltralpe – per questo il paratesto è scritto in francese. Il testo riproduce il font, il colore e la formattazione standard offerta dal social network Facebook. L'evoluzione del testo e il contesto lo si può trovare sul muro dei messaggi dell'utente ospitante su Facebook: http://www.facebook.com/profile.php?id=1643346106&ref=nf . Potete leggere il testo solo se chiedete di essere "aggiunti" come amici all'utente.
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